L’Assopiloti cura gli interessi etici, morali ed economici della categoria dei Piloti dei porto Italiani.
Per fornire un pilotaggio professionale e sicuro
Per promuovere l’istruzione e la formazione dei piloti marittimi
Per garantire una competenza continua
Chi siamo
I Piloti di Porto sono organizzati in Corporazioni, ad oggi 34, presenti nei porti italiani in cui è istituito l’obbligo di pilotaggio con appositi decreti ministeriali. Oltre alla figura del Pilota, il nostro ordinamento prevede quella dell’incaricato di pilotaggio (art. 102 del Regolamento al C.d.N.) e, nei porti in cui non sia costituita una Corporazione di Piloti, del Pratico locale (art. 96 C.d.N.). Si accede alla professione di Pilota mediante un concorso pubblico per titoli ed esami.
La corporazione dei piloti è un ente a natura associativa al quale si accede mediante concorso. La corporazione del piloti è istituita con d.p.r.nei porti e nei luoghi di approdo e transito delle navi dove é r conosciutala necessità del servizio di pilotaggio ai fini della sicurezza della navigazione. Le Corporazioni sono enti con personalità giuridica. Si inquadrano nell’organizzazione indiretta dell’amministrazione della navigazione e attuano un fine di pubblico interesse ossia la sicurezza della navigazione.
“ LE IDEE CAMMINANO CON LE GAMBE DEGLI UOMINI “
Un gruppo di piloti, la quasi totalità dei Piloti del Porto di Genova insieme ad alcuni colleghi di Livorno e Ravenna, si sono resi conto che ultimamente le idee sul pilotaggio non camminavano più e hanno deciso di fondare Assopiloti in quanto molto insoddisfatti delle politiche intraprese dall’associazione di riferimento. Subito dopo la nascita dell’associazione si sono uniti alcuni colleghi di Augusta.
Lo scopo di Assopiloti è: rappresentare le necessità della categoria, cementando i rapporti di lavoro ma soprattutto quelli umani con Ministero, Comando Generale, Utenza e Piloti delle altre Associazioni di categoria. I nostri valori fondanti sono: lealtà, trasparenza, credibilità, rappresentatività, competenza, dialogo… ridare valore alla parola data o alla promessa fatta!
Cerchiamo di essere un’organizzazione snella, in grado di dare risposte rapide ed argomentate alle richieste sul servizio di pilotaggio
Il principale compito dei Piloti di Porto è di suggerire la rotta e assistere il Comandante della nave nella determinazione delle manovre in acque portuali, grazie alle conoscenze delle pratiche operative del porto ma anche delle condizioni meteomarittime locali. Inoltre, i Piloti sono interlocutori diretti dell’Autorità Marittima, si rapportano direttamente al Comandante del Porto e sono attori centrali nella sicurezza in mare, nella security portuale e nella protezione dell’ambiente marino.
Il servizio di pilotaggio è un servizio pubblico che viene erogato dai piloti 365 giorni l’anno H24 e con qualsiasi condizione atmosferica.
Il pilotaggio è un servizio di interesse generale atto a garantire nei porti, la sicurezza della navigazione e dell’approdo, strettamente regolamentato dagli Stati, relativo alla sicurezza marittima e alla protezione dell’ambiente. Il compito dei piloti è assistere i comandanti delle navi nei porti, mettendo a loro disposizione non solo la conoscenza delle condizioni marittime locali e delle pratiche operative, ma anche la loro vasta esperienza quotidiana di navigazione delle navi in acque ristrette.
Ottimizzano così, in modo efficiente, il flusso di traffico e il funzionamento degli impianti portuali, garantendo nel contempo il controllo dei rischi inerenti alle navi in zone costiere sensibili.
I PILOTI DEL PORTO
I piloti sono i consiglieri dei Comandanti durante le fasi più delicate della manovra delle loro navi e costituiscono la migliore garanzia che essa si svolga rispettando al Massimo la Sicurezza e l’incolumità delle persone e delle strutture dei porti nei quali operano. La loro opera diventa poi particolarmente preziosa quando le forze della natura si scatenano o in altre particolari situazioni di emergenza : essi infatti intervengono in soccorso delle navi e dei loro equipaggi in pericolo unendo alla normale perizia un notevole spirito di abnegazione.
Figura di primo piano quella del Pilota, eppure, paradossalmente poco conosciuta anche nelle città portuali.
tratto da “ PILOTI DELLA lanterna “ scritto dal Com.te Stefano Galleano.
ORIGINE DEL TERMINE PILOTA
“…Sull’origine del nome “PILOTA” gli storici e i linguisti hanno fatto scorrere fiumi di inchiostro. Ci limiteremo, per i più curiosi, ad accennare alle interpretazioni più correnti. Si potrebbe dire, per cominciare, che il nome indicante la professione ha due radici diverse a seconda delle regioni o dei gruppi linguistici interessati. Quello che potremmo definire di matrice latina sembra abbia avuto origine dal “Pileum”, antico copricapo a forma conica fatto di feltro o cuoio, oppure da “Pedes”, scotta delle vele, alla cui sorveglianza era destinato il “Pedoto” o “Pedota”. Questo é il termine che si ritrova nei testi italiani più antichi (anche fino al XVI sec.) e che diventerà più tardi “Piloto” o “Pilota”.
Ottimizzano così, in modo efficiente, il flusso di traffico e il funzionamento degli impianti portuali, garantendo nel contempo il controllo dei rischi inerenti alle navi in zone costiere sensibili.
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